Corea del Nord, ultime notizie: pericolo nucleare, Russia mediatrice

Pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 13:28 Autore: Guglielmo Sano
corea del nord

Corea del Nord, ultime notizie: pericolo nucleare, Russia mediatrice

La tensione tra Usa e Corea del Nord ha da tempo superato il livello del “botta e risposta” tra Donald Trump e Kim Jong un. La tensione continua a salire tra una sponda all’altra del Pacifico e l’unico modo per evitare una guerra sembra quello di intavolare dei negoziati. Una soluzione che potrebbe anche essere a portata di mano se a dover dialogare non si trovassero due nazioni “nemiche” da decenni a questa parte. Ecco allora che, pochi giorni fa, la Russia ha ancora una volta offerto il proprio aiuto a Washington; Mosca ha indicato la via dei suoi tradizionali rapporti con i nordcoreani proponendosi come mediatore nella crisi. È stato il ministro degli esteri Sergei Lavrov a lanciare il salvagente all’amministrazione Trump che, d’altra parte, non ha ancora fatto capire se accetterà l’offerta del Cremlino.

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La Russia non ha mai nascosto l’intenzione di giocare un ruolo “chiave” nello duello tra Usa e Corea. In breve: l’interesse è, innanzitutto, quello di evitare una guerra che potrebbe avere delle conseguenze a dir poco drammatiche ai propri confini. Inoltre, portando allo stesso tavolo Usa e Corea, aumenterebbe non poco la percezione del proprio potere nella comunità internazionale e all’interno della Federazione.

Corea del Nord, ultime notizie: pericolo nucleare, Russia mediatrice

Mosca ha già cominciato a muoversi in questo senso da un lato appoggiando le misure coercitive in sede di Consiglio di Sicurezza Onu dall’altro tentando di creare il più ampio consenso possibile intorno a una soluzione concreta. Infatti, per quanto riguarda le sanzioni, la Russia è spesso intervenuta per bloccare iniziative “sproporzionate” che avrebbero potuto interrompere i contatti, anche se ancora sporadici e disorganici, con i nordcoreani. Invece, dal punto di vista strettamente diplomatico, ha cercato di sondare l’opinione dei maggiori paesi europei – in primis Germania e Regno Unito – e dell’ASEAN (la comunità economica del Sud Est asiatico). La proposta base offerta ai due contendenti rimane, di concerto con i cinesi, quella del “dual freeze”, ossia, congelamento delle esercitazioni e stop ai test. Ora, però, come ribadito tempo fa anche dal Segretario di Stato Rex Tillerson, con Pyongyang, alla fine, sarà necessario negoziare “without preconditions” ha sottolineato Lavrov.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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