Oceania: recensione e curiosità del capolavoro Disney

Pubblicato il 12 Dicembre 2017 alle 17:04 Autore: Marina Ingenito
Oceania recensione Disney

Oceania: recensione e curiosità del capolavoro Disney

La giovane Valiana è cresciuta tra il padre, capo del villaggio che sogna per lei un futuro tranquillo lontano dal mare e dai pericoli, e la nonna che nutre la sua curiosità con storie e leggende al limite tra verità e fantasia.

La ragazza scopre che i Maori, il suo popolo, in passato sono stati grandi navigatori e capisce che l’Oceano ha scelto lei per ristabilire l’equilibrio perso da tempo. Dovrà affrontare molte prove e tanti pericoli per salvare la sua gente; Maui, semidio tatuato, accetterà di darle il suo aiuto, dato che pare sia colpa sua ciò che sta accadendo?

Oceania: la Disney re-inventa la figura femminile

Una storia diversa dalle altre è quella del 56° classico Disney che vede una “principessa” diversa da quelle a cui siamo abituati. Valiana, testarda e coraggiosa, è piena di entusiasmo per la vita e d’amore per la sua famiglia e il suo popolo.

Come ogni ragazza fatica a capire quale sia la sua strada, si scontra con il padre che vorrebbe proteggerla mentre la madre segretamente si mostra solidale e la nonna la spinge verso il suo destino, la incoraggia a partire e la consola nei momenti difficili, come ogni nonna farebbe.

Oceania: una relazione nonna-nipote atipica

Non è la prima volta che in un film d’animazione possiamo assistere al rapporto nonna- nipote, Pocahontas si rifugiava tra le radici rassicuranti della saggia e amorevole nonna Salice, ma questa volta è diverso.

Nonna Talia rappresenta anche la pazza del villaggio, ella stessa si definisce così quando neanche Valiana le da ascolto. Talia racconta storie, balla, ride e soprattutto dice ciò che nessuno ha il coraggio di dire: la verità. È spiritosa e saggia allo stesso tempo, ma è anziana e nessuno la prende in considerazione, eppure è l’unica che dice la cosa giusta da fare.

Oceania: il tatuaggio come persistenza del ricordo e segno dell’esperienza

“Amo i miei tatuaggi perché ti raccontano il meglio di me.” I Maori, popolo della Polinesia, hanno tradizioni e riti molto interessanti, uno è arrivato fino in occidenti: i tatuaggi. I tatuaggi Maori sono disegni tribali che hanno significati ben precisi.

Il tatuaggio Maori non è mai finito per un guerriero perché a partire dall’adolescenza, per tutta la vita, passando per i momenti più importanti, il disegno si ingrandisce e si abbellisce ogni volta.

Maui, semidio del vento e del mare, ha il corpo quasi totalmente ricoperto di tatuaggi, ognuno racconta una parte della sua vita, lui crede che ormai il disegno sia completo e invece…

Anche Nonna Tala ha un tatuaggio sulla schiena che è molto significativo: il manta. Il manta è uno dei simboli Maori più importanti, è il più grande e maestoso pesce cartilagineo, è un animale che non ha padroni, è uno spirito libero e ha un senso di protezione verso gli altri; è il simbolo della felicità perché come Tale vive senza curarsi del giudizio degli altri.

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Oceania: la curiosità

Il film da noi conosciuto con il nome di Oceania nasce con il nome di Moana, e così distribuito in quasi tutto il mondo. In Italia la giovane Moana è diventata Valiana e il titolo convertito in Oceania probabilmente volendo evitare rimandi alla conosciuta attrice porno Moana Pozzi.

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