Leopolda 2017: Renzi ‘boicottato’ da politici e imprenditori

Pubblicato il 25 Novembre 2017 alle 15:14 Autore: Alessandro De Luca
leopolda 2017

Leopolda 2017: Renzi ‘boicottato’ da politici e imprenditori

Al via la Leopolda 8, la kermesse organizzata a Firenze dal segretario del Pd Matteo Renzi. Un appuntamento in cui, quest’anno, a farla da padrone è il numero otto. Otto, infatti, sono le edizioni che la manifestazione fiorentina ha raggiunto. Otto, è il numero che compare nel logo della kermesse accanto alla “L” di Leopolda. Una scelta non casuale, quella di Renzi. Rispetto alle ultime due edizioni, quelle della “Leopolda di Governo”, questa sarà la “Leopolda” di “lotta”. Renzi, infatti, non è più a Palazzo Chigi da quasi un anno e la campagna elettorale per le elezioni politiche è alle porte.

Leopolda 2017: tra volti nuovi e i grandi assenti

Una edizione sicuramente, però, più dimessa rispetto alle altre. “Se all’ ingresso dell’ antica stazione fiorentina ci fosse un contatore, registrerebbe più partenze che arrivi”, scrive Monica Guerzoni sul Corriere della Sera. Qualche volto nuovo, però, si vede nella stazione della Firenze granducale. Un “nipote di Adriano Olivetti”, l’ex senatore di Sel Dario Stefàno e Manuela Repetti. Come scrive la Guerzoni, la senatrice fa un chiaro endorsement all’ex sindaco di Firenze: “Renzi avrà il mio appoggio sempre, anche da semplice cittadina” dice.

Al contrario, ci saranno assenze illustri. Non ci sarà Oscar Farinetti, il patron di Eataly, impegnato a Bologna con “Fico”. Che non è il parlamentare del Movimento Cinque Stelle, ma il parco agroalimentare che il colosso vuole aprire nella città felsinea. Anche lo scrittore Alessandro Baricco ha dato forfait. Così come il padre nobile del Pd, l’ex premier Romano Prodi. Il professore, che ieri era a Firenze, ha tagliato corto: “non vedo perché mi dovessero invitare: è una roba da giovani, m’han detto”. Lo stesso fa anche Walter Veltroni.

Le defezioni, poi, riguardano anche alcuni renziani doc. Dai governatori di Piemonte ed Emilia-Romagna, Chiamparino e Bonaccini, ai ministri Delrio e Madia. In compenso, a rappresentare il governo, invece, ci saranno Valeria Fedeli, Dario Franceschini, Roberta Pinotti, Maria Elena Boschi, Luca Lotti e Marco Minniti. Ma non il premier Gentiloni, in missione in Africa. Anche le minoranze interne nel Pd, guidate da Michele Emiliano ed Andrea Orlando, disertano. Renzi, però, stigmatizza. L8 e il marchio incontro sono “un’altra cosa” rispetto al Partito Democratico, sostiene l’ex premier.

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Leopolda 2017: “Al centro le proposte per il programma”

L’appuntamento, comunque, sarà incentrato soprattutto sulle proposte da portare in dote al programma dei dem o, comunque, di una coalizione di centro-sinistra. Secondo l’Ansa dovrebbero essere cento i punti che i renziani affronteranno.

A restar fuori dalle stanze fiorentine, invece, il nodo alleanze. Una questione su cui il Pd sta lavorando. “Le esigenze degli alleati hanno le priorità”, ha detto Renzi secondo l’Ansa, riferendosi alla legge di bilancio, che si approverà a breve.

L’ex sindaco, poi, ha fatto delle sostanziali aperture ai suoi interlocutori. L’ok al bonus bebé 2018, voluto da Alternativa Popolare. Il superamento del superticket, caro a Campo Progressista. Sino all’approvazione del Biotestamento, essendoci – secondo Renzi – i numeri. Biotestamento che preme tanto a Pisapia quanto ai radicali.

Proprio su questo tema stanno dando battaglia. Da un lato con l’Associazione Luca Coscioni, che ha coinvolto più di 70 sindaci nel chiedere ai Senatori l’approvazione del disegno di legge incardinato a Palazzo Madama entro la fine della legislatura. Dall’altro con le richieste emerse nell’incontro Forza Europa-Pd al Nazareno lo scorso 11 novembre. Che, tra le altre, riguardano anche la politica immigratoria, un tema che preme soprattutto ad Emma Bonino, promotrice della campagna Ero Straniero.

L’obiettivo dei dem è uno solo. Fare una coalizione più ampia possibile, da Alfano e Pisapia. Che sgombrerebbe, di fatto,  il campo dal possibile duopolio Berlusconi-Di Maio.

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L'autore: Alessandro De Luca

Classe 1990. Laureato in Scienze politiche (indirizzo Scienze di governo e della Comunicazione Pubblica) alla Luiss Guido Carli di Roma. Giornalismo e politica, le mie passioni da sempre. Collabora con Termometro Politico da maggio 2014. Attualmente è membro di Giunta dell'Associazione Luca Coscioni.
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