Bonus 80 euro: alcuni impiegati sono fuori, ecco perché

Pubblicato il 20 Novembre 2017 alle 14:27 Autore: Giulia Angeletti
busta paga, bonus 80 euro

Bonus 80 euro: alcuni impiegati sono fuori, ecco perché

In tempi di approvazione della Legge di Bilancio torniamo a parlare del bonus 80 euro introdotto dall’ex premier Matteo Renzi. Nel contesto della manovra economica sono infatti state apportate alcune modifiche circa il limite di reddito per l’ottenimento del noto bonus Irpef. Modifiche che vanno ad impattare soprattutto su quei dipendenti che nel 2018 vedranno un aumento del proprio stipendio, come ad esempio gli statali.

Bonus 80 euro e aumento stipendi

E’ stato proprio l’ultimo rinnovo dei contratti dei dipendenti statali a far scattare l’allarme. Questi infatti, che nel 2018 percepiranno 85 euro lordi in più sulla loro busta paga – per una maggiorazione totale di 1.100 euro l’anno – rischiavano di raggiungere in tal modo una fascia di reddito che supera i 24 mila euro lordi e di rimanere così esclusi dal bonus; il decreto fiscale approvato nel 2014 in pieno premierato Renzi poneva infatti questa cifra come limite massimo per l’ottenimento degli 80 euro.

bonus 80 euro

Così, per evitare questo brusco altro lato della medaglia, il governo – tramite il ministero dell’Economia – ha fissato un nuovo limite, estendendo cioè la fascia di reddito da 24 mila a 24.600 euro annui. Sembrano però rimanere, nonostante l’intervento dell’esecutivo, dei problemi strutturali per quanto riguarda la maggiorazione Irpef; questo perché i limiti continuano ad essere stringenti in vista degli aumenti previsti appunto con la nuova manovra che punta chiaramente in direzione di un rilancio economico per l’anno venturo, soprattutto dal punto di vista di un maggior benessere degli italiani.

Bonus 80 euro, fuori molti statali

Il bonus è attualmente strutturato in modo da essere percepito da tutti quei lavoratori dipendenti che hanno una fascia di reddito medio-bassa. Possono goderne infatti, secondo un rapido calcolo, tutti coloro i quali arrivano a guadagnare poco più di 1.500 euro mensili; oltre questa fascia il bonus si riduce fino ad azzerarsi. Se quindi, come per quanto è appunto riguardato gli statali, il legislatore pone in essere un’azione volta a migliorare gli stipendi, dall’altra parte tale sforzo viene vanificato dalla perdita del bonus.

Ed è proprio ciò che attualmente sembra verificarsi; tale situazione potrebbe a questo punto estendersi anche a tutte quelle categorie di lavoro dipendente che attendono il rinnovo del contratto. Molti dipendenti del settore privato infatti percepiscono attualmente poco più di 24.600 euro annui, mentre anche molti statali con reddito intermedio si trovano già fuori la soglia massima.

SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOKTWITTER

PER RIMANERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL FORUM

L'autore: Giulia Angeletti

Giornalista pubblicista classe 1989, laureata in Scienze Politiche, "masterizzata" presso la Business School del Sole 24 Ore, attualmente è addetta stampa e redattrice per Termometro Politico. Affascinata dal mestiere più bello del mondo e frustrata dalla difficoltà di intraprendere più seriamente questa professione, pianifica numerosi "piani B" per poter sbarcare il lunario nel settore della comunicazione. Ama informarsi e leggere, odia avere poco tempo per farlo. Su Twitter è @GiuliaAngelett3
Tutti gli articoli di Giulia Angeletti →