Floris a La7, Freccero “Renzi l’ha fatto fuori, questo è il suo primo editto”

Pubblicato il 5 Luglio 2014 alle 12:58 Autore: Giuseppe Spadaro
per freccero renzi ha cacciato floris dalla rai

Giovanni Floris lascia la Rai per accasarsi a La7 e c’è chi parla di editto del premier a danno del conduttore. Carlo Freccero pensa che sia stato Renzi a far fuori Floris. “Floris ha fatto bene ad andare a La7. Prende più soldi? Bene, è il mercato. È Renzi che l’ha fatto fuori, questo è il suo primo editto”. Freccero ospite di ‘Un Giorno da Pecora’ ha risposto ad altre domande su Floris: Chi pensa potrebbe sostituirlo? “Non lo so, non ne ho idea, ormai sono tutti renziani, anche i conduttori televisivi…”. La Berlinguer come la vedrebbe? “No, assolutamente, lei è troppo renziana”. Allora Maurizio Mannoni? “Lui è ultrarenziano”. Il nome più accreditato pare esser quello di Gerardo Greco, conduttore di Agorà. “No, la sua sarebbe la soluzione più semplice e ‘telefonata’, non ci credo”.

editto

Todini (Cda Rai) “Floris? Nessun editto” – Floris alla rete di Urbano Cairo? “Di questo passo La7 diventa una squadra un po’ affollata. Floris porterà la sua dote di pubblicità”, “ma La7 fa altri numeri”. Luisa Todini, consigliere Rai, intervistata da Repubblica commenta così l’addio alla Rai del conduttore di Ballarò. “È legittimo che aspiri dei cambiamenti, anche economici. Ma in spending review non potevamo raddoppiargli il compenso. 4 milioni in tre anni la Rai non può permetterseli”. Divergenze editoriali? “non direi. Magari sui palinsesti, sulla legittima aspirazione di Floris ad avere una fascia su Rai1, mentre Rai3 lo teneva ben stretto”. Ed esclude ‘un editto bulgarò in salsa renziana: “non c’entra la politica, come si insinua dopo il battibecco Renzi-Floris in diretta a Ballarò. Escludo l’ipotesi di Gasparri”. Infine, riflette sulla scelta di La7 di dare compensi in percentuale sugli ascolti: “ho letto che Floris aveva proposto di lavorare ‘gratis’ per un periodo, per poi avere un contratto che seguiva lo share: io avrei accettato la sua proposta. In Rai si dovrebbe introdurre la meritocrazia. Ma nella nostra azienda è tutto complicato, c’è lo share di qualità, ci sono i doveri del Servizio pubblico, i controlli della Vigilanza Rai”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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