NoiPa cedolino: stipendio in ritardo per l’esercito, ecco perché

Pubblicato il 25 Ottobre 2017 alle 12:08 Autore: Daniele Sforza

NoiPa cedolino: stipendio in ritardo per l’esercito, ecco perché.

Sulla pagina Facebook di NoiPa sono state spiegate le cause del ritardo nei pagamenti relativi agli stipendi delle Forze Armate. Inoltre è stata pubblicata un’infografica che spiega nel dettaglio come funziona il flusso dei pagamenti per le Forze Armate. Per quanto riguarda gli eventuali arretrati a credito/debito riguardanti le presenze del mese di presentazione del Reparto, riportiamo quanto affermato dal portale. “Verranno inseriti dai Servizi Amministrativi nella BDUS (Banca Dati Unica Stipendiale) e trasmessi a NoiPa per l’elaborazione nella prima emissione utile del mese successivo”.

NoiPa, cedolino Forze Armate: stipendio in ritardo, ecco perché

Sugli eventuali ritardi nei pagamenti per i volontari in ferma prefissata, il portale spiega che le cause sono differenti. Più precisamente, queste possono riferirsi a:

  • Comunicazione di assunzione in forza da parte dei Servizi Amministrativi/Centri Stipendiali di Forza Armata non in linea con le tempistiche di elaborazione dei sistemi BDUS e NoiPa.
  • Comunicazione dei dati anagrafici da parte dei Servizi Amministrativi/Centri Stipendiali di Forza Armata incongruenti.

NoiPa: l’infografica che spiega il flusso dei pagamenti

Sempre sulla sua pagina Facebook, NoiPa ha anche spiegato in un’infografica come funziona il flusso dei pagamenti. Questo per chiarire in maniera semplice il meccanismo dei pagamenti dello stipendio.

Il portale spiega in primis che i Servizi Amministrativi degli enti delle singole Forze Armate inseriscono i dati giuridici dell’amministrato nei propri sistemi. A questo punto, la Banca Dati Unica Stipendiale acquisisce i dati dai singoli Enti Centrali. Quindi li rende disponibili sul sistema di Trattamento Economico delle Forze Armate. Al fine di attuare i controlli necessari. Al termine di questi ultimi, la BDUS elabora i dati e li trasforma in dati economici per poi inoltrarli al portale.

A questo punto il meccanismo si divide in due ramificazione. Nel caso il soggetto non sia una nuova assunzione in forza, la BDUS invia i dati a NoiPa. Indicando di applicare i dati con Emissione Ordinaria. Pertanto, il portale elabora e verifica i dati. Nel caso in cui i dati non presentino incongruenze, NoiPa effettua i pagamenti. Mentre la BDUS acquisisce i dati elaborati per gli allineamenti delle banche dati. Nell’eventualità di incongruenze, spetterà alla BDUS di attuare le correzioni, per poi tornare a un’ulteriore verifica da parte di NoiPa. Nel caso il soggetto sia una nuova assunzione in forza, la BDUS invia i dati al portale per procedere con il pagamento nella prima rata utile. Da qui si procede a un ulteriore controllo, con il processo descritto sopra.

Noipa: l'infografica che spiega il flusso dei pagamenti

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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