Ius soli: Rosy Bindi aderisce allo sciopero della fame

Pubblicato il 7 Ottobre 2017 alle 08:50 Autore: Beniamino Valeriano
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Ius soli: Rosy Bindi aderisce allo sciopero della fame

Novanta  parlamentari, un ministro, due viceministri e due sottosegretari. A infoltire il numero di coloro che hanno deciso di aderire allo sciopero della fame, ci sarà anche la presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi. “Aderisco allo sciopero della fame per lo ius soli” – ha scritto in un tweet – E’ una legge giusta e va approvata adesso.   

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Ius soli: lo sciopero della fame

Lo sciopero della fame a staffetta è partito da un gruppo di insegnanti che si stanno battendo per garantire ai bambini figli di immigrati il diritto alla cittadinanza italiana.  L’idea è subito rimbalzata sui banchi del Parlamento, ovviamente dal lato del Pd. Tante le adesioni importanti come quella dal ministro ai trasporti Graziano Delrio. “Il parlamentare risponde alla nazione, non alla disciplina di partito. Sui diritti civili non ci si astiene” – ha affermato ieri il ministro parlando dello ius soli nel salotto di Porta a Porta. Digiuneranno anche il leader del Campo progressista Giuliano Pisapia e i viceministri Mario Giro e Andrea Olivero.  La presidente della Camera Laura Boldrini è ancora indecisa. Piena solidarietà dal mondo dello spettacolo; aderiscono anche gli attori Ascanio Celestini o Alessandro Bergonzoni.

Ius soli: mancano i numeri

Ci sono circa due settimane di tempo per ricercare i numeri necessari all’approvazione per lo ius soli. La discussione intorno alla legge è iniziata ieri in Parlamento, dopo due anni di stop. Numeri alla mano, sarebbero solo 157 i voti favorevoli. Ne servirebbero almeno altri sette per non far naufragare la legge. Un numero importante, ma non impossibile da raggiungere. Dopo lo stop di Area Popolare e il “no” secco del ministro Angelino Alfano, i voti favorevoli potrebbero venire dai verdiniani. Ala potrebbe, infatti, garantire 9 o 10 voti.

Ius soli: la legge

Sono 800mila i potenziali  beneficiari immediati; 58mila ogni anno. Due i tipi di ius soli: culturale e “temperato”.  Il primo riguarda i minori arrivati nel nostro Paese entro i 12 anni di età, che abbiano frequentato le scuole italiane per almeno 5 anni; il secondo è rivolto ai bambini nati sul nostro territorio con almeno un genitore con un permesso di soggiorno di lungo periodo. Riuscire a far passare la riforma non sarà facile per il governo Gentiloni. Impensabile, infatti,  discutere gli oltre 5mila emendamenti  prima del naturale scadere della legislatura. Per il governo la fiducia sarà l’unica via d’uscita.

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L'autore: Beniamino Valeriano

Mi sono laureato in Lettere Moderne all'Università degli Studi di Siena. Ho passato un anno a Madrid, ma poi è iniziata la crisi. Tornato in patria, sono ripartito per il Cile e ho (finalmente) capito di voler vivere e lavorare in Italia. Al momento frequento il master della Business School del Sole24Ore in "Giornalismo economico-politico e informazione multimediale". Sono appassionato di geopolitica, America Latina e musica. Speaker per gioco. twitter: @BenValeriano
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