Partita Iva 2017: spese scaricabili e calcolo imposta

Pubblicato il 22 Agosto 2017 alle 14:09 Autore: Guglielmo Sano
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Partita Iva 2017: spese scaricabili e calcolo imposta

Molte spese relative all’attività lavorativa di chi è titolare di Partita Iva sono scaricabili. Due gli strumenti disponibili a seconda dei casi: la deduzione e la detrazione. La prima consiste nella riduzione dell’imponibile, cioè del valore monetario stabilito attraverso un’aliquota applicata in base alla tipologia di imposta. La seconda, invece, agisce direttamente – in poche parole, operando una sottrazione – sull’importo da pagare.

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Per scaricare una spesa bisogna rispettare tre requisiti: certezza; inerenza; determinabilità. “Certezza”; cioè, la spesa deve avere un fondamento giuridico. “Inerenza”; in breve, la spesa deve essere correlata alla propria attività professionale. “Determinabilità”; ossia, il calcolo della spesa deve avvenire in base a criteri oggettivi. Questi, insomma, i criteri che identificano una spesa sostenuta per motivi lavorativi e non personali.

Per l’applicazione di deduzioni e detrazioni, di solito, professionisti, imprenditori e artigiani, in generale, i lavoratori autonomi, utilizzano il principio di cassa. In pratica, consiste nel considerare, nel calcolo del reddito, quindi, dal punto di vista fiscale, i ricavi effettivamente già incassati e i costi effettivamente già sostenuti, cioè, i ricavi e le spese per cui ci sia stata una manifestazione finanziaria. Le imprese, invece, sono tenute a registrare le transazioni quando si realizza il loro effetto economico, indipendentemente dal momento in cui i pagamenti avvengono (principio di competenza).

Partita Iva 2017: spese scaricabili e calcolo imposta

Detto ciò, quali sono le spese che si possono scaricare e in che misura sono deducibili o detraibili? Innanzitutto, le spese di inizio attività; deducibili al 100%. Stessa cosa per le spese riguardanti l’immobile adibito a uso ufficio. Nel caso in cui sia stato acquistato, la deduzione riguarderà l’ammortamento anno per anno; in caso di affitto, potrà essere dedotto il canone. Diversa la questione in caso di “uso promiscuo” della propria abitazione; acquisto e affitto deducibili al 50% sempre se il contratto è intestato al titolare della Partita Iva. Parallelamente, deducibili al 100% le spese per l’arredamento dell’ufficio, computer compreso; se inferiori a 516,46 euro saranno dedotte in un’unica soluzione nell’anno in cui sono state effettuate. In caso di “uso promiscuo” sono deducibili al 50%.

Altre spese deducibili quelle per la manutenzione dell’auto e l’acquisto del carburante (20%, Iva detraibile al 40%). Anche la quota di ammortamento annuale per l’acquisto dell’auto è detraibile nella misura del 20%, se il prezzo non supera i 18.075,99 euro. La deduzione si può applicare anche se in caso di acquisto a rate se il periodo del leasing è pari ad almeno il periodo di ammortamento previsto per legge (4 anni per l’auto). Anche l’affitto dell’auto è deducibile; 20% del canone se la spesa complessiva non supera 3.615,20 euro all’anno.

Prosegue l’elenco delle spese deducibili: telefoniche (80%; Iva detraibile al 50% per il cellulare e 100% per il fisso); per alberghi e ristoranti (75%; se non superano il 2% del totale dei compensi; Iva indetraibile); per il trasporto (20%; Iva detraibile al 40%); di rappresentanza (75% sull’1% del compenso incamerato; Iva indetraibile); per prestazioni di lavoro (100%); compensi pagati a terzi (100%); per aggiornamento professionale (100%); assicurazioni professionali (100%); interessi passivi su finanziamenti (100%).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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