Finlandia: prove generali per reddito minimo garantito

Pubblicato il 4 Gennaio 2017 alle 13:44 Autore: Alessandro Faggiano
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Finlandia: prove generali per reddito minimo garantito

Il paese del Nord Europa è pronto a sperimentare il reddito minimo garantito.  La notizia era stata data da tempo. Adesso, da questo mese, ci sarà  la messa in pratica. La sperimentazione prevederà la copertura di un reddito minimo garantito di 560 euro mensili. I beneficiari saranno 2.000 disoccupati finlandesi, scelti in maniera aleatoria. Il reddito minimo garantito consisterà nell’assegnare quella somma per due anni, anche qualora i “fortunati disoccupati” dovessero trovare un lavoro. quantità elargita dallo stesso non è – come si possa pensare – così alta. Il salario medio per il settore privato è di 3.500 euro.

Finlandia è esempio di welfare state socialdemocratico

Negli Stati del Nord Europa, dove vige un welfare state socialdemocratico – ovvero con alte tasse, forte assistenzialismo e livellamento verso la classe media – ad alta retribuzione corrisponde alta tassazione. È un welfare state che necessita di un rientro massivo di capitali e che può definirsi efficace – ed efficiente – solo in Paesi con bassa evasione fiscale e bassa disoccupazione (in quanto è necessario che tutti, o quasi, contribuiscano attraverso tasse dirette e indirette). La Finlandia vive, in questo momento, una crisi occupazionale. Secondo alcuni esperti, il reddito minimo garantito invoglierebbe i cittadini a lavorare anche in campi diversi da quelli richiesti, o mal retribuiti. Di fatti, attualmente un buon numero di finlandesi preferisce rinunciare a lavorare e vivere dell’innumerevole quantità di sussidi offerti dallo Stato. I fondi per il reddito minimo garantito deriveranno, in effetti, proprio dal fondo per i sussidi e per la disoccupazione.

Italia: si punta su reddito d’inclusione sociale ?

Pochi giorni fa, il ministro per le politiche agricole, Maurizio Martina, ha proposto di elaborare un decreto d’urgenza per attivare il reddito di inclusione sociale. Di cosa si tratta precisamente? Nulla a che vedere con l’intento di universalizzazione del reddito minimo garantito della Finlandia. Si tratta di un reddito da destinare alle famiglie in stato di povertà assoluta (con reddito inferiore ai 3.000 euro annui) e solo per famiglie con almeno un minore a carico. Secondo Martina, c’è un miliardo e cento milioni di euro da elargire a quattro milioni e mezzo di cittadini che vertono in condizione di povertà assoluta (un milione e seicentomila famiglie). La contribuzione massima sarà di 400 euro al mese anche se, plausibilmente, saranno in pochi a beneficiarsi di tale quantità.

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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