Australia: alt ai matrimoni gay ma l’omofobia non c’entra

Pubblicato il 14 Ottobre 2016 alle 16:05 Autore: Federica Albano
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Australia: alt ai matrimoni gay ma l’omofobia non c’entra

In Australia l’omosessualità è diventata legale nel 1994, i matrimoni gay sono stati considerati fuori legge dal 2004 quando il conservatore John Howard, allora Primo Ministro, fece modificare l’Australian marriage act del 1961 definendo il matrimonio l’unione di un uomo e una donna senza ulteriori possibilità. Due giorni fa il “plebiscito”, cioè un referendum consultivo non vincolante, riguardante le unioni omosessuali è stato annullato. In realtà buona parte dei conservatori è favorevole alle nozze gay ma forse un cavillo giuridico è alla base del dietro front.

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Australia: alt ai matrimoni gay ma l’omofobia non c’entra

Il mese scorso l’attuale Primo Ministro Malcolm Turnbull avrebbe voluto organizzare un plebiscito per cambiare la legge in vigore. L’opposizione laburista ha bloccato l’azione in quanto preferirebbe far approvare la legge direttamente dal Parlamento. Eppure, secondo l’Economist, i due terzi della popolazione australiana sono favorevoli alla legalizzazione dei “same-sex marriage”.

Il rischio del referendum però non è relativo al suo risultato quanto piuttosto agli elevati costi che esso comporta e ai rischi derivanti da manifestazioni omofobe durante la campagna elettorale. Per Bill Shorten, leader laburista: “Perché una coppia dovrebbe avere bisogno di bussare alla porta di 15 milioni di cittadini per chiedere il consenso al suo matrimonio?”

A questo punto, annullando il plebiscito, la legge potrebbe non essere approvata prima delle elezioni legislative di novembre 2019. L’Australia continua a rimanere indietro rispetto al mondo occidentale e, in particolar modo, a quello di matrice anglosassone. Per Karine Murphy del Guardian, il Primo Ministro ora si trova in acque pericolose. Una lotta interna che vede i favorevoli alle nozze gay da una parte e i conservatori dall’altra. Forse effettivamente il referendum è rischioso e inutile, ma per tutte le persone che non vedono legalizzata la loro posizione, questo dietro front ha il sapore di un fallimento.