Il debito pubblico in Europa – le infografiche

Pubblicato il 24 Agosto 2016 alle 16:57 Autore: Gianni Balduzzi
DEBITO IN EUROPA, mappa dell'Europa

Il debito pubblico in Europa – le infografiche

Ogni tanto l’argomento scompare dai radar, dopo la crisi greca del luglio 2015, o dopo la fine del panico da spread, eppure nei circoli economici europei questo rimane IL problema numero uno, ovvero il debito pubblico, che con la crisi economica è cresciuto in tutta Europa, ma soprattutto nei Paesi più colpiti, come Italia, Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda, i PIIGS insomma.

Storia saputa e risaputa.

Ma a che punto siamo ora? E’ ancora emergenza? Per tutti?

Vediamo con le nostre infografiche

Debito pubblico: in Europa comincia la discesa, in Italia rimane altissimo – infografiche

La situazione al primo trimestre 2016 vede l’Europa divisa con un sud sommerso dal debito, al 135% del PIL in Italia, al 176% in Grecia, al 129% in Portogallo, al 100% in Spagna.

Altrove solo in Belgio si supera il 100%, mentre in Irlanda si è tornati all’80%, in Inghilterra si sta sul 87% come in Austria, la Francia lotta per rimanere sotto il 100% ma con i livelli di deficit che rimangono alti è dubbio ce la faccia, mentre la Germania, come sempre la più virtuosa, dopo aver toccato l’80%, è al 71%

L’Est Europa, che negli anni dalla Caduta del muro ha in generale seguito politiche neo-liberali lontane dalla spesa pubblica, ha i rapporti debito/PIL più bassi, fino al 9,6% estone!

Ma come è evoluta la situazione nel tempo?

E’ possibile osservare come è cambiata la mappa precedente nel tempo.

Di fatto il maggiore mutamento è stato quello della Penisola Iberica: la Spagna da Paese modello con avanzo di bilancio e debito basso, subendo la crisi in modo superiore al resto d’Europa e dovendo salvare alcune banche ha visto decollare il debito pubblico dal 42% al 100% attuale.

Grandi aumenti anche Regno Unito e Irlanda, proporzionalmente anche più dell’Italia

E’ possibile selezionare un singolo Paese o anche la media europea o della zona euro e osservare l’andamento dal 2009 ad oggi.

Si noterà un graduale aumento, che a un certo punto si interrompe, nel caso della media europea all’inizio del 2015, in quello della Germania già nel 2012, nel nostro caso siamo in una situazione di massimo ed è molto dubbio se nel 2016 ci sarà un calo o se sarà ancora rimandato.

In Francia e Spagna dinamiche simili a quelle italiane, ma siamo su livelli più vicini al 100% del PIL

Due casi particolari sono Irlanda e Grecia.

Nel primo c’è stato un aumento spettacolare fino al 2013, al 124% del PIL, seguito da una parimenti spettacolare discesa all’attuale 8%. La tigre celtica ha ripreso a crescere del resto anche del 6-7%.

Nel caso greco dopo drastici tagli grazie ai condoni di debito da parte dei creditori, questo è tornato a salire, fino alla cifra monstre di 174%, il più alto del mondo dopo il Giappone.

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
Tutti gli articoli di Gianni Balduzzi →