La Sea Hunter, la nave da guerra che si guida da sola

Pubblicato il 18 Aprile 2016 alle 09:23 Autore: Antonio Scafati
La Sea Hunter, la nave da guerra che si guida da sola

La Sea Hunter, la nave da guerra che si guida da sola

All’idea dei droni ormai ci siamo abituati: velivoli senza esseri umani a bordo che compiono missioni operative. È ora di cominciare ad abituarci anche al resto, a cominciare da navi senza pilota che fanno tutto da sole. Qualcosa del genere esiste già. Negli Stati Uniti, la Marina americana ha presentato poco tempo fa la Sea Hunter, una nave da guerra che non ha bisogno dell’uomo per fare il suo lavoro.

La nave è stata progettata e costruita per dare la caccia ai sottomarini. Non ha piloti a bordo, né alcun tipo di equipaggio, e non è neanche controllata a distanza: la Sea Hunter è completamente autosufficiente. Un sistema radar sofisticatissimo le consentirà di navigare senza entrare in rotta di collisione con gli altri vascelli.

I numeri e la storia della Sea Hunter

La prima nave costa intorno ai 23 milioni di euro, ma i costruttori contano di livellare il prezzo sui 20 milioni. Saranno inoltre necessari tra i 15.000 e 20.000 dollari ogni giorni per il suo funzionamento: neanche tanti, considerati i costi a cui è abituato il dipartimento della Difesa USA che tra poco darà il benvenuto una portaerei da 13 miliardi di dollari.

La Sea Hunter, la nave che non ha bisogno di piloti

Costruita in Oregon e sviluppata dalla Darpa (La Defense Advanced Research Projects Agency del Pentagono, un’agenzia governativa che si occupa di sviluppare nuove tecnologie militari), la Sea Hunter richiederà ancora un paio di anni di sperimentazione, ma la strada è tracciata. Le verifiche dovrebbero cominciare questa estate al largo di San Diego con una persona a bordo incaricata di monitorare le operazioni. Se non ci saranno intoppi la Sea Hunter potrebbe entrare in servizio nel 2018. I primi test sono stati effettuati nel fiume Columbia.

Al Pentagono non nascondono che la Sea Hunter è un passo in avanti necessario per tener testa a paesi come la Russia e la Cina che stanno investendo risorse ingenti nella loro forza navale. Pechino sta ad esempio espandendo la propria flotta di sottomarini, una minaccia per Washington che vuole assicurare la massima protezione soprattutto alle proprie portaerei, tassello fondamentali per il mantenimento della supremazia sui mari.

Come riportato dall’agenzia Reuters, la Sea Hunter potrà andare a caccia di sottomarini e navi nemiche per missioni della durata di due o tre mesi, senza che a bordo ci sia la necessità di alcun intervento umano. La nave, lunga quaranta metri, è in grado di navigare a una velocità di 27 nodi grazie a due motori diesel, anche se la velocità di punta dipenderà chiaramente dalla quantità di carburante imbarcato e dalle condizioni del mare.

Al momento la nave è disarmata, ma quando imbarcherà armamenti sarà sempre compito dell’uomo decidere se e come utilizzarli. Il computer guiderà e controllerà la nave, ma in caso di necessità dei piloti potranno intervenire e manovrarla in remoto.

Immagini – Credits: DARPA

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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