Renzi, Salvini e Facebook Live: il bello della diretta

Pubblicato il 8 Aprile 2016 alle 09:51 Autore: Antonio Atte
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Renzi, Salvini e Facebook Live: il bello della diretta

E’ il bello della diretta. E nemmeno i leader politici italiani ormai sanno resisterne al fascino. Almeno su Facebook. La settimana che si avvia a concludersi ha visto (sia pur con modalità ed esiti diversi, come vedremo nel corso di questo articolo) da una parte il premier e segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, e dall’altra il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, alle prese con “Facebook Live”, il nuovo servizio che consente agli utenti del social network di trasmettere in streaming i propri video in diretta. Quella dell’azienda con sede a Palo Alto è una risposta a Periscope, analoga piattaforma di live broadcasting messa in campo da Twitter (e che, almeno in Italia, non ha suscitato particolari entusiasmi nonostante le roboanti premesse).

Facebook Live, le dirette di Salvini

Il debutto del segretario federale del Carroccio su “Facebook Live” avviene il 4 aprile. Il video, della durata di otto minuti circa e girato dallo stesso Salvini, racchiude quasi tutti i cavalli di battaglia dell’europarlamentare leghista: dalla flat tax all’immigrazione, passando per la critica al governo sui temi economici (disoccupazione e pressione fiscale le questioni affrontate). Il destinatario dell’invettiva di Salvini è, come al solito, Matteo Renzi, che nei giorni precedenti – a proposito degli attacchi ricevuti in merito al caso Guidi e all’inchiesta Tempa Rossa – aveva parlato di “santa alleanza contro il cambiamento”. Nella diretta Salvini rivolge agli altri leader dell’opposizione (Berlusconi e Grillo) anche un appello all’unità in vista della mozione di sfiducia al governo che sarà discussa il prossimo 19 aprile, due giorni dopo il referendum. Il monologo di Salvini (che non interagisce direttamente con gli utenti della sua pagina, ma si limita a toccare i punti chiave della sua propaganda) ottiene 485mila visualizzazioni, più di 8.700 condivisioni e circa 29mila like.

Prima diretta autoprodotta… Ma devo proprio rispondere a Renzi!

Pubblicato da Matteo Salvini su Lunedì 4 aprile 2016

L’esperimento piace al politico lombardo, il quale ci riprova il giorno successivo, facendosi riprendere mentre passeggia per un mercato milanese, luogo simbolo della vita di ogni giorno. Salvini distribuisce volantini, si intrattiene con i passanti che lo riconoscono e lo fermano, ascolta le loro richieste, stringe mani, scatta qualche selfie. Anche nel caso di questa diretta (che totalizza 247mila visualizzazioni, quasi 240mila in meno rispetto al video precedente) Salvini non si cura delle sollecitazioni degli utenti che arrivano attraverso i commenti. Il segretario del Carroccio si rivolge raramente all’obiettivo del cellulare che lo riprende, preferendo farsi “sbirciare” mentre dialoga con la sua gente in carne ed ossa. Quello di Salvini vuole essere anche una sorta di piccolo reportage sul fenomeno dell’abusivismo nei mercati cittadini: e infatti, circa trenta minuti dopo, sulla pagina del leghista compare una nuova diretta nella quale, all’esterno dello stesso mercato, si vedono alcuni ambulanti dileguarsi in fretta e furia al passaggio di Salvini.

Eccoli gli abusivi…

Pubblicato da Matteo Salvini su Martedì 5 aprile 2016

Il 6 aprile cambia la location (siamo in Emilia Romagna), aumentano i live su Facebook (ben 4) ma allo stesso tempo diminuiscono progressivamente anche le visualizzazioni. La prima diretta di giornata ci mostra un Salvini ai giardinetti mentre illustra come nelle graduatorie stilate dal comune di Bologna per l’assegnazione delle case popolari ci siano anche cittadini dell’Unione Sovietica (201mila visualizzazioni). Nel video seguente l’eurodeputato interviene in diretta dalla Fiera del libro per ragazzi di Bologna e riprende per lo più alcune illustrazioni affisse in bacheca (diminuisce il minutaggio – 3 minuti – così come le visualizzazioni, 78mila).

Ore 14:40, altro video. Questa volta Salvini offre un resoconto sulla situazione riscontrata all’interno del centro immigrati del capoluogo emiliano: anche qui minutaggio piuttosto breve (circa 4 minuti) e sempre meno visualizzazioni (57mila). Dopo una breve introduzione, il segretario della Lega passa il cellulare ad un suo collaboratore e risponde alle domande dei cronisti giunti sul posto. Anche in questo caso nessuna novità da segnalare dal punto di vista della comunicazione: Salvini, infatti, si fa semplicemente riprendere mentre interagisce con gli operatori dei cosiddetti media tradizionali.

Altra diretta va in scena a Finale Emilia (Modena), uno dei luoghi colpiti dal terremoto di quattro anni fa. Si tratta di un tradizionale comizio di piazza in mezzo alla gente, della durata di un quarto d’ora. Le visualizzazioni aumentano rispetto al precedente video (76mila), ma siamo comunque lontani dalle 485mila raggiunte con la prima diretta: segno di un effetto novità che è andato rapidamente scemando. L’ultima diretta è del 7 aprile: Salvini, seduto in auto, analizza i fatti del giorno. Dieci minuti di trasmissione, poi la linea salta: 56mila visualizzazioni.

Facebook Live, il caso Renzi

Diverso è l’uso che Matteo Renzi fa del nuovo strumento offerto da Facebook. L’evento #MatteoRisponde viene annunciato con un post in mattinata sia su Facebook che su Twitter e va in onda a partire dalle 17 di martedì 5 aprile per un’ora e 6 minuti. Il “set” è istituzionale (siamo lontani dai contesti urbani mostrati da Salvini): il premier infatti trasmette dal suo ufficio di Palazzo Chigi (bandiere dell’Italia e della Ue ben visibili alle sue spalle) e coinvolge direttamente gli utenti sia di Facebook che di Twitter (altra novità rispetto alle dirette di Salvini) rispondendo alle domande poste da alcuni di loro.

facebook live, renzi

La diretta del presidente del Consiglio si configura dunque come un vero e proprio videoforum (senza limitarsi – come invece accede con Salvini – alla semplice registrazione di eventi o videomessaggi a cui la diffusione live nulla aggiunge dal punto di vista della funzionalità), che Renzi sfrutta per annunciare nuove misure in materia di economia (appetibili per la stampa, che infatti ha prontamente rilanciato le sue parole) – come l’allargamento degli 80 euro anche a chi percepisce la pensione minima -, o l’idea di introdurre un canale Rai in lingua inglese e con sottotitoli; per parlare di unioni civili, di Bagnoli, di Jobs Act e ovviamente del caso Tempa Rossa, di magistrati e del referendum del 17 aprile, il quale “non parla di nuove trivelle ma di tirar fuori il gas e petrolio che c’è. Se decidiamo di dire basta andiamo fuori a comprare dagli arabi e dai russi? Io – spiega il segretario del Pd – sono per usare quello che c’è. Spero che questo referendum che potrebbe bloccare 11mila posti di lavoro, fallisca”.

Renzi non si sottrae nemmeno agli sfottò e agli insulti di fake e troll (“ringraziati” in diretta e poi anche con un apposito post), come al minuto 55:00, quando un utente gli chiede come sia fare l’amore con il chitarrista dei Queen (alludendo ad una presunta somiglianza tra la moglie del premier, Agnese Landini, e Brian May). In sintesi, l’impressione è che Renzi sia riuscito ad impiegare in maniera più efficace la nuova funzione messa a disposizione dal social network, dando voce alle domande degli utenti e leggendo i loro interventi (anche quelli più imbarazzanti e offensivi). I dati infatti, premiano il leader democratico: mezzo milione di visualizzazioni, 113mila commenti, circa 10mila mi piace, nonostante il numero di seguaci su Facebook di Matteo Salvini sia nettamente superiore ai fan di Renzi (1 milione e 434mila contro gli 868mila del premier).

L'autore: Antonio Atte

Classe '90, stabiese, vive a Roma. Laureato al DAMS con 110 e lode, si sta specializzando in Informazione, editoria e giornalismo presso l'Università degli studi Roma Tre. E' appassionato di politica, cinema, letteratura e teatro. Mail: antonio.atte@termometropolitico.it. Su Twitter è @Antonio_Atte
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