Elezioni Roma, Fassina contro il Pd capitolino: “Non ha autonomia”

Pubblicato il 9 Febbraio 2016 alle 09:49 Autore: Alessandro De Luca
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Elezioni Roma, Fassina contro il Pd capitolino: “Non ha autonomia”

Stefano Fassina nuovamente all’attacco del Partito Democratico. Sono dure, infatti, le parole che il deputato, oggi candidato a sindaco di Roma per Sinistra Italiana, ha riservato nei confronti dei suoi ex compagni, intervenendo a margine dell’assemblea dei lavoratori della metro C.

“A me pare che il Pd Roma, e cioè il Pd del Nazareno, di Renzi, ha dimostrato di non avere autonomia”. Parole al vetriolo, quelle di Fassina, che ha attaccato i democratici per aver staccato, lo scorso 30 ottobre, la spina al sindaco Ignazio Marino con le dimissioni in blocco dei propri consiglieri. “Con la scelta di chiudere l’amministrazione Marino dal notaio con le firme dei consiglieri di centrodestra”, secondo l’ex viceministro, il Pd “ha determinato una caduta verticale di credibilità democratica delle primarie”.

Elezioni Roma, Fassina: “Cercheremo di lavorare con Marino”

E “chi ha chiuso l’esperienza Marino”, secondo Fassina, “non ha la credibilità per essere protagonista della ricostruzione morale e politica di questa città”. Un affondo, quello dell’ex responsabile nazionale dell’economia ai tempi della segreteria Bersani, che non esclude un possibile ticket proprio con l’ex primo cittadino Marino, il quale più volte è stato tentato dal riprovarci.

“Dobbiamo unire le forze”, ha spiegato Fassina che ha aggiunto: “cerchiamo di lavorare insieme a tante risorse, come Parte civile, l’associazione costituitasi attorno a Ignazio Marino. Cerchiamo di mettere insieme le forze per dare una svolta di governo alla città”.

elezioni roma, roberto giachetti

Elezioni Roma: le primarie e quella lista civica pro Giachetti

Intanto, mentre Fassina guarda a sinistra e all’ex sindaco Marino, il Pd si sta organizzando per la sfida nella Capitale. Secondo un’indiscrezione del Corriere della Sera, infatti, esponenti del partito ed altri politici come il radicale Riccardo Magi ed Umberto Croppi (l’ex assessore alla cultura di Gianni Alemanno che, nel 2013, sostenne Ignazio Marino) starebbero studiando una lista civica, in attesa delle primarie del 6 marzo, che vedranno contrapporsi il vicepresidente della Camera. Roberto Giachetti e il parlamentare Roberto Morassut (ex segretario regionale del Pd Lazio).

L’idea, spiega il quotidiano di via Solferino, è quella di creare di una “squadra di personaggi della società civile, che possa esprimere posizioni non del tutto coincidenti con quelle del Pd su alcuni temi ‘caldi’ (vedi la candidatura di Roma alle Olimpiadi), per poter così intercettare anche il voto di una parte dei delusi del partito del Nazareno”.

Il giornale diretto da Luciano Fontana, però, avanza anche un altro dubbio dietro cui si nasconde la scelta di puntare su una compagine civica: il timore “che nel voto di lista il Pd vada malissimo”, diventando più una zavorra che un traino per coalizione e candidato sindaco. “Addirittura – scrive il giornale di via Solferino – secondo il gossip romano, ci sarebbero rilevazioni che danno i dem in caduta libera, vicini al 12%”, mentre lo stesso Roberto Giachetti ha sottolineato che “la gente è incavolata nera” e che “bisogna recuperare il rapporto di fiducia”.

Comunque, il Corriere ricorda come gli stessi democratici si dicano tranquilli sui sondaggi perché, nelle rilevazioni, il partito oscilla tra il 24% e il 28%. Un trend, in effetti, confermato da un nostro sondaggio per Affari Italiani del 29 gennaio: in quella circostanza, infatti, nell’intenzione di voto alle liste i democratici erano al 26,3%, ossia meno di tre punti dal Movimento Cinque Stelle.

L'autore: Alessandro De Luca

Classe 1990. Laureato in Scienze politiche (indirizzo Scienze di governo e della Comunicazione Pubblica) alla Luiss Guido Carli di Roma. Giornalismo e politica, le mie passioni da sempre. Collabora con Termometro Politico da maggio 2014. Attualmente è membro di Giunta dell'Associazione Luca Coscioni.
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