Mario Monti rimprovera Renzi: “Un capo di governo dovrebbe evitare di parlare con leggerezza”

Pubblicato il 22 Gennaio 2016 alle 12:27 Autore: Giulia Angeletti
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La maggior parte lo ricorda come il presidente del Consiglio meno amato degli ultimi anni, colui che ha avuto l’ingrato compito di trascinare l’Italia fuori dalla grave crisi economica tramite l’attuazione di misure dure, e in quanto tali, impopolari. In tanti lo ricordano – di conseguenza – anche come “l’amico della Troika”, anche se, in finale, fu proprio lui a tenerla a bada nel 2012, quando rifiutò un piano di aiuti per le banche italiane: stiamo parlando di Mario Monti, intervistato da La Stampa riguardo le nuove forme dei rapporti tra Italia, Germania ed Ue, soprattutto in seguito allo scontro tra l’attuale premier Renzi e il presidente della Commissione europea Juncker.

Monti smentisce la tesi, tutta governativa, che la Commissione europea favorisca la Germania a scapito dell’Italia e di altri paesi Ue, sostenendo che “ciò che di solito favorisce la Germania non è la Commissione, che è lì per far applicare le regole, bensì la timidezza degli altri Stati membri, che esitano a far valere le proprie ragioni”. Egli ritiene infatti che, nel caso un certo favoritismo del vertice della Commissione – Jean-Claude Juncker – nei confronti della Germania fosse reale, “la cosa migliore sarebbe incalzarlo nel concreto, ad esempio preannunciando un ricorso alla Corte di Giustizia se la Commissione non esige l’eliminazione dell’eccessivo avanzo con l’estero della Germania, ai sensi della regola contro gli squilibri macroeconomici”.

mario monti

L’ex premier ha poi commentato l’intenzione del governo di varare un pacchetto di aiuti alle banche per liberarle dalle sofferenze, una misura che non era necessario attuare in precedenza: “Il problema delle banche non erano le sofferenze, bensì i titoli di Stato che avevano in pancia – ha spiegato Monti – Accettando un piano di aiuti avremmo spalancato le porte alla Troika, perso qualunque possibilità di far valer le nostre ragioni in Europa ed esasperato il sentimento antieuropeo di una certa parte dell’opinione pubblica. Né avrebbe avuto senso, come dice Renzi, dare allora aiuti di Stato alle banche: non solo non ne avevano bisogno, ma per darli il Tesoro avrebbe dovuto indebitarsi ulteriormente, mettendo a rischio i bilanci, già zeppi di titoli di Stato”. Alla fine, il rimprovero al premier: “Un capo di governo dovrebbe evitare di parlare con leggerezza”.

Monti: “Suggerirei toni più bassi e azioni più profonde”

Proprio su questo punto, su quella che definisce “la narrativa” del premier in Europa, Monti ha anche altri richiami da fare a Matteo Renzi: ““Se l’Italia riprende la posizione guida dell’Europa non ce n’è per nessuno”: frasi come questa, appropriate ad esempio al bar dello Sport, è difficile che non diano all’estero l’impressione di una certa presunzione e debolezza. Oppure: “L’Italia esige di essere rispettata”. Se si esige rispetto si sottolinea che quel rispetto non c’è. Suggerirei toni più bassi, visione e azioni più profonde“.

La conclusione dell’intervista rimane sul tema, e non lascia dubbi sul fatto che Monti non apprezza l’attuale strategia del governo in Europa. O meglio, è profondamente convinto che alzare i toni non faccia gli interessi del Paese, in nessun caso, e lancia un’ultima provocazione al premier: “Se un governo mira a ottenere un risultato concreto per il proprio Paese nel contesto europeo, in genere l’aggressività verbale è controproducente. Se invece il vero obiettivo è in realtà far crescere il consenso nel proprio Paese per sé o per il proprio partito, allora quella strategia verbale va benissimo”.

 

L'autore: Giulia Angeletti

Giornalista pubblicista classe 1989, laureata in Scienze Politiche, "masterizzata" presso la Business School del Sole 24 Ore, attualmente è addetta stampa e redattrice per Termometro Politico. Affascinata dal mestiere più bello del mondo e frustrata dalla difficoltà di intraprendere più seriamente questa professione, pianifica numerosi "piani B" per poter sbarcare il lunario nel settore della comunicazione. Ama informarsi e leggere, odia avere poco tempo per farlo. Su Twitter è @GiuliaAngelett3
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