Prezzo petrolio: cala la domanda ma non la produzione

Pubblicato il 9 Dicembre 2015 alle 14:16 Autore: Marianna D Alessio
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Prezzo petrolio: cala la domanda ma non la produzione

Il prezzo del petrolio scende al minimo raggiunto negli ultimi 7 anni ma l’Opec (Organizzazione dei paesi esportatori di Petrolio) ha deciso di non tagliare la produzione.

La decisione assunta venerdì scorso, nella riunione di Vienna, ha subito determinato evidenti contraccolpi sul prezzo dell’oro nero che è sceso a 38 dollari al barile. Con il rischio di diminuire ulteriormente.

Le causa di questo incredibile calo dei prezzi va ricercata nella decrescita della domanda, dovuta a sua volta al rallentamento dei mercati emergenti, in primis la Cina.

Data la situazione, logica vorrebbe che i ritmi della produzione venissero rivisitati (al ribasso) ma ciò non è avvenuto. La scelta di confermare il plafond di produzione creerà perciò necessariamente un eccesso di produzione. E quindi una caduta verticale dei prezzi che non potrà che creare ulteriori problemi. Cerchiamo di capirne i motivi.

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Prezzo petrolio: la strategia del dumping per abbattere la concorrenza

L’Opec è costituita per circa un terzo dall’Arabia Saudita che si assume, nei fatti, la responsabilità di una scelta tanto discussa.

Si è detto infatti, che vendere a dei prezzi così bassi possa mettere a serio rischio i paesi concorrenti che non sono in grado di sostenere questi livelli dei prezzi.

Si tratta di una strategia di dumping con cui lo stato arabo punterebbe a indebolire il principale produttore di petrolio, la Russia, e contestualmente ad allentare la crescita dello Shale oil negli Stati Uniti, terzo produttore mondiale dopo Russia e Arabia Saudita.

Intanto però questo trend, a lungo andare, non potrà essere sostenuto nemmeno dal produttore arabo. Ecco perché l’Arabia si è mostrata disponibile a ridurre la produzione a parte che tutti i produttori, anche quelli esclusi dall’Opec, riducano la propria.

Al momento però la scelta dell’Opec è andata in una direzione totalmente opposta. E la guerra degli ‘sconti’ incombe, in attesa di una resa che non può che essere imminente.

L'autore: Marianna D Alessio

Campana, classe 1988. Ha conseguito una laurea triennale in Lettere Moderne presso l'Università 'Federico II' di Napoli e presso lo stesso ateneo ha conseguito la specialistica in Filologia Moderna. Ha collaborato presso diverse testate locali e ha di recente pubblicato un saggio sul misticismo dantesco per la rivista di studi internazionale 'Rivista di Studi Italiani' con sede a Toronto. Attualmente è borsista presso la Business School de 'IlSole 24ore'.
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