Sondaggi Elezioni Europee: l’ultima proiezione PollWatch2014 premia il PPE

Pubblicato il 21 Maggio 2014 alle 21:26 Autore: Francesco Anania
Sondaggi Elezioni europee parlamento

Sondaggi Elezioni Europee: l’ultima proiezione PollWatch2014 premia il PPE
A ormai pochi giorni delle elezioni europee, l’osservatorio PollWatch2014 pubblica una nuova proiezione, basata sui sondaggi interni nei 28 Paesi membri, rispetto alla composizione del prossimo Parlamento Europeo. Infatti, se il dato riferito all’Italia è fermo al 9 maggio, ultimo giorno prima del divieto imposto alla pubblicazione dei sondaggi sulle intenzioni di voto, negli altri paesi la diffusione dei risultati delle rilevazioni è proseguita “alla luce del sole” e la proiezione dei seggi assegnati risulta pertanto aggiornata ai giorni scorsi.
Secondo quest’ultima proiezione il Partito Popolare Europeo risulta essere cresciuto da 212 a 217 seggi, aumentando il vantaggio sul PSE, che invece arretra a 201 seggi (-8 rispetto alla precedente proiezione), dati che spingono quindi verso la poltrona di Presidente della Commissione Europea l’ex premier lussemburghese Jean-Claude Junker. Terzo gruppo, così come nel Parlamento uscente, saranno i Liberali e Democratici con 59 seggi (-4), seguito dalla Sinistra Europea di Alexis Tsipras, che si attesterebbe a 53 europarlamentari (+1). A ridosso del voto varia al rialzo la proiezione dei seggi dei Verdi Europei, passati da 38 a 44, che tornano davanti ai Conservatori e Riformisti Europei (42 seggi, -1). Stabile, infine, il dato riguardante euroscettici e non collocati, che complessivamente potrebbero contare su 135 seggi.

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Nel dettaglio dei maggiori Paesi, quest’ultima proiezione di PollWatch2014 sulle elezioni europee evidenzia come in Germania conduca ampiamente la CDU-CSU con il 37,7% davanti alla SPD al 27%, seguono i Verdi al 10,7%, Die Linke all’8,3%, mentre gli euroscettici di Alternative für Deutschland si attestano al 6,3%; In Francia, è testa a testa fra il Front National di Marine Le Pen al 23% e l’UMP di Copé al 22%, mentre i socialisti di Hollande non vanno oltre il 17%; in Spagna ora risultano in vantaggio il Partito Popolare del premier Rajoy al 33,3%, inseguiti dai socialisti accreditati del 29,6%, mentre appare particolarmente forte la sinistra di La Izquierda Plural al 9,7%; nel Regno Unito, come già sottolineato nelle scorse settimane, in testa è la destra euroscettica del Partito per l’Indipendenza del Regno Unito di Nigel Farage al 30%, seguono i laburisti al 26% e i Conservatori al 22.8% del premier Cameron, mentre i liberaldemocratici alleati di governo non vanno oltre il 7,8%; significativa per numero di seggi spettanti, infine, è la Polonia, dove è testa a testa fra i conservatori di Diritto e Giustizia, il partito di Jarosław Kaczyński, al 30,2% e Piattaforma Civica del primo ministro Tusk (aderente al PPE) al 29,4%, con l’Alleanza della Sinistra Democratica (PSE) che si ferma al 12%.

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Il “colore” predominante per numero di seggi nei 28 Paesi UE

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L'autore: Francesco Anania

Classe ‘84, si laurea in Politica e Istituzioni Comparate all’Università degli Studi di Milano. Successivamente consegue il Master in Fonti, Strumenti e Metodi per la Ricerca Sociale presso la Facoltà di Scienze Statistiche dell’Università La Sapienza di Roma e accumula esperienze in diversi ambiti, lavorando tra l’altro presso l’istituto di ricerche Ferrari Nasi & Associati e in Regione Lombardia. Ha pubblicato una raccolta di poesie ed è appassionato di politica, world music e calcio. Collabora con Termometro Politico dal 2013.
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