Sondaggi elettorali Euromedia: si ferma la corsa del M5S

Pubblicato il 4 Novembre 2015 alle 13:14 Autore: Gianni Balduzzi
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Consueto appuntamento con i sondaggi elettorali Euromedia a Ballarò. Si parla di ripresa, se esista e di chi sia eventualmente il merito, di ottimismo e pessimismo, oltre che naturalmente di intenzioni di voto e fiducia nel govenro e nel premier

Sondaggi elettorali Euromedia: scendono sia PD che M5S

Per la prima volta da molto tempo scendono le intenzioni di voto sia per il PD che per il Movimento 5 Stelle, i due partiti più grandi. Entrambi perdono lo 0,2% andando al 31,2% e al 27%.

Il M5s non sembra quindi giovarsi delle polemiche che hanno colpito il Pd dopo lo scioglimento del comune di Roma dopo l’affaire Marino

Stesso calo per la Lega Nord che va al 14,3%, mentre dopo molto tempo Forza Italia rivede il segno +, sale di mezzo punto e arriva al 12,2%.

Un aumento complessivo quindi per il centrodestra considerando che anche Fratelli d’Italia sale di poco e va al 4,6%.

Assolutamente stabile la sinistra radicale con SEL e gli altri partiti d’area in complesso al 5,9%.

Vedremo se dopo le altre dimissioni dal PD di D’Attorre e altri  questa area potrà aumentare le percentuali.

Si riprende leggermente Area Popolare, al 2,2%, rimane però lontanissima la soglia dell’Italicum del 3%

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La fiducia verso Renzi e il suo governo invece sono in leggero aumento, ma su livelli veramente bassi per un premier e un governo in carica: 27,8% la fiducia nel governo, mentre il 31,5% in Renzi.

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Sondaggi elettorali Euromedia: gli italiani ancora pessimisti

In trasmissione si parlava della ripresa economica, di cui anche Padoan oggi vanta la presenza sempre più robusta.

E in effetti pare che gli italiani siano d’accordo, pensa che l’Italia sia uscita dalla crisi il 49,1% mentre il 40,9% non lo crede.

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Sembrerebbe un segnale di ottimismo dunque, ma non è così

Il segno + al PIL e alle principali variabili economiche non sembra infatti tranquillizzare, visto che la maggioranza, il 60,6%, si dichiara pessimista per il futuro, esattamente il doppio del 30,3% che si sente ottimista.

L’incertezza è ancora molta, la crisi ha bruciato la fiducia degli italiani ancora per moltissimo tempo

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Tra i meriti della ripresa infatti, solo una minoranza, il 23,4%, mette il governo e le sue riforme. C’è molta divisione tra chi ha risposto al sondaggio sulle cause della ripresa economica, in testa sono gli imprenditori che investono, al 24,4%, poi il governo e le riforme appunto, per il 22,3% è la capacità di risparmio degli italiani a trainare la risalita, e per un buon 19,4% il capo della BCE Draghi e le politiche della Banca Centrale Europeaa

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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