Tetto dei contanti, Alfano: perché italiani evasori a prescindere?

Pubblicato il 28 Ottobre 2015 alle 13:46 Autore: Redazione
alfano al tavolo del governo con il braccio destro alto

Tetto dei contanti aumentato da mille a tremila euro. Rispondendo alle proteste della direttrice dell’Agenzia delle Entrate e alle divisioni in seno all’esecutivo Alfano difende la misura proposta dal Governo con la legge di stabilità.

Il ministro si chiede: In Europa c’è una serie infinita di Paesi che non hanno limiti all’uso di contante o li hanno più alti di noi; non si capisce perché gli italiani debbano essere considerati evasori a prescindere”.

“Da più di due anni chiediamo l’innalzamento del tetto dei contanti. Il punto fondamentale – ha spiegato Alfano – è che ogni cittadino deve spendere lecitamente quello che guadagna, dopo di che il sistema di controlli ha tutti i mezzi per vedere se sei evasore o no. Se si vuole favorire la moneta elettronica bisogna eliminare le tasse e le commissioni sulle carte di credito, agendo secondo i principi dello Stato liberale che propone incentivi e non divieti”. “Abbiamo introdotto l’autoriciclaggio, abbiamo un sistema punitivo molto severo ed ora ci si appende all’uso del contante. Occorre lasciare gli italiani liberi di consumare e spendere. Vogliamo mettere in cammino il Paese o no?”.

alfano intento a leggere con dei fogli di carta tra le due mani

Alfano ai fuoriusciti da NCD: ognuno faccia la sua strada

Il commento del ministro in risposta all’abbandono di alcuni esponenti di NCD, Quagliariello e Giovanardi tra gli ultimi, e di chi contesta la linea pro-Renzi del partito di Alfano: “Ciascuno faccia la sua strada, noi stiamo centrando gli obiettivi che ci siamo dati, il Paese è tornato con il segno più, stiamo facendo le riforme costituzionali, abbiamo un percorso davanti a noi e vogliamo completarlo”.

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