Scarpa d’oro 2019/20, si fa sul serio: sale Immobile, Lewandowski c’è

Pubblicato il 23 Ottobre 2019 alle 09:35 Autore: Daniele Incandela
lucia borsellino in primo piano al microfono
Scarpa d’oro 2019\20, si fa sul serio: sale Immobile, Lewandowski c’è

Con un Lionel Messi ancora fresco di premiazione, la corsa alla Scarpa d’oro 2019/20 comincia ad accendersi e ad entrare nel suo vivo. La “Pulce” blaugrana è avvisata: la lotta al trono dei bomber è tornata!

Scarpa d’oro: storia e curiosità

La nascita di questo riconoscimento calcistico, assegnato dall’ESM (European Sports Media) al calciatore con il maggior numero di gol tra i campionati UEFA di prima divisione, risale al 1967. Tra le prime edizioni (dal 1968 al 1991) e quelle un po’ più recenti (dal 1996 a oggi) vi è una sola e sostanziale novità, ossia l’inserimento di un nuovo sistema di punteggio basato sul coefficiente UEFA, secondo il quale: valgono 2 punti i gol realizzati nei Top 5 campionati del ranking UEFA, 1,5 quelli realizzati nei campionati tra la sesta e la ventiduesima posizione, 1 tutti gli altri. Tra il 1992 e il 1995, invece, il premio non è stato assegnato.

Il primo vincitore è stato Eusèbio del Benfica con 42 reti, l’ultimo, come già detto, Leo Messi con 36 reti e un punteggio UEFA di 72 punti. Lo stesso Messi è uno dei 10 plurivincitori del premio, e l’unico ad aver vinto la Scarpa d’oro per ben 6 volte. Dietro di lui, Cristiano Ronaldo si ferma a 4 vittorie.

Quanto potrebbe incidere l’infortunio di Zapata per l’Atalanta?

Edizione 2019/20, classifica attuale: certezze e nomi improbabili

Al semplice pensiero di questo tipo di competizione è logico associare alla testa della classifica grandi nomi del calcio, quali Messi, Ronaldo, Neymar, Icardi. Mi spiace deludervi, al momento non è esattamente così. A comandare la classifica provvisoria troviamo infatti Erik Sorga, attaccante 20enne del Flora Tallinn, che con le sue 28 reti stagionali e un punteggio UEFA del medesimo valore (coefficiente pari a 1) riesce a mettersi dietro giocatori del calibro di Lewandowski (12 gol e coefficiente di 2), di Immobile (9 gol e coefficiente 2) e del Kun Aguero (8 gol e coefficiente 2). A tutto c’è una spiegazione: il giovane Sorga è vero sì che ha messo a segno 28 gol, ma lo ha fatto avendo alla spalle già 33 partite (più del triplo rispetto a quelle disputate da parte dei grandi bomber d’Europa), dato che in Estonia, così come altri paesi, il campionato inizia e, conseguentemente, si conclude prima rispetto ai principali tornei europei.

Di seguito i primi 10 in graduatoria: Erik Sorga 28 p, Robert Lewandowski 24 p, Ilia Shkurin 21 e Muamer Tankovic a 21 p, Ciro Immobile, Torgeir Borven, Vitalii Kvashuck, Robin Soder, Mohamed Turay e Kamil Wilczek a 18 p. Rispettivamente 20esimo e 21esimo Ben Yedder del Monaco e il Kun Aguero del Man city. Sono invece 8 i punti per Cristiano Ronaldo e solamente 4 quelli di Messi.


L'autore: Daniele Incandela

Nato a Palermo il 5 giugno del 1998. Studente di Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni presso l'università di Palermo. Grande appassionato di sport, e in particolar modo del gioco del calcio e del mondo del pro wrestling.
Tutti gli articoli di Daniele Incandela →