Berlusconi Verdini, separazione da Forza Italia sempre più vicina per il senatore toscano

Pubblicato il 10 Giugno 2015 alle 11:37 Autore: Riccardo Bravin
berlusconi verdini

Berlusconi Verdini, viene oramai dato per certo l’allontanamento politico tra i due in Forza Italia e negli ambienti vicini agli azzurri. Gli unici interrogativi rimasti attengono alle modalità con le quali si consumerà il divorzio. Nonostante il tentativo fatto da entrambi i fronti di smentire la notizia, ieri a Palazzo Grazioli, dopo una riunione con tutto lo stato maggiore del partito, Berlusconi avrebbe avuto un faccia a faccia con Verdini nella tarda serata.

Berlusconi Verdini, i punti di contrasto

Il senatore azzurro durante l’incontro avrebbe ribadito al leader di Forza Italia i motivi, peraltro già noti, del suo malcontento: Verdini non ha mai condiviso la linea dura nei confronti del governo Renzi, specialmente per quanto riguarda le riforme ed è in disaccordo sulla gestione del partito, ormai nelle mani del cosidetto “cerchio magico“. Anche Fedele Confalonieri e Gianni Letta, secondo le indiscrezioni presenti all’incontro, concorderebbero con questa linea ma è molto difficile che l’ex premier cambi idea.

da sinistra pascale berlusconi mariarosaria rossi

Berlusconi indifferente all’addio annunciato da Verdini

Silvio Berlusconi rispetto alla prospettiva di perdere Verdini, ostenta indifferenza, contando sul fatto che a suo avviso in pochi seguiranno il senatore toscano: “Se decide di andarsene, Denis porterà via da Forza Italia un solo senatore: Gli conviene? E poi voglio vedere che cosa diranno i vari Raffaele Cantone se il governo Renzi accoglierà nella maggioranza Denis e la sua compagnia di giro…”. L’ex premier si è già però attivato per sostituire i parlamentari verdiniani e, come rivela La Stampa, ha già contatto alcuni parlamentari Ncd.

“Si moltiplicano in queste ore le voci di telefonate dal centralino di Arcore a senatori alfaniani, e si narra che Colucci ne avrebbe ricevute addirittura sei. Emissari del Cav vanno in giro promettendo la riconferma sicura in Parlamento a chi si lascerà ricondurre all’ovile. L’obiettivo berlusconiano è triturare Alfano (mai perdonato dal suo ex capo) e prosciugare la maggioranza in Senato su cui galleggia Renzi”

I problemi per Forza Italia

Verdini, pronto in caso di rottura a creare un gruppo autonomo in Parlamento, non è dello stesso avviso, sostiene di poter contare su 13 senatori pronti a seguirlo. Inoltre secondo alcuni fedelissimi del senatore toscano, molti esponenti del centrodestra: “sono pronti a saltare il fosso e aspettano che un appello sottoscritto da intellettuali di centrodestra, prossimamente, legittimi l’operazione di sostegno a Renzi”. Infine le dichiarazioni di Verdini su Berlusconi suonano come un addio nei confronti del partito: “Berlusconi è ormai un politico finito. Un grande leader che oggi è ostaggio di una serie di individui di cui è meglio non parlare”. Tuttavia il caso Verdini non è l’unico problema di Berlusconi, il quale si trova a fare i conti conti con un Bilancio di Forza Italia decisamente in rosso lamentando: “una FI che ci costa, nonostante i tagli, 280 mila euro al mese”. Per questo motivo la nuova amministratrice Mariarosaria Rossi, prima dell’incontro con Verdini, ha illustrato allo stato maggiore il suo nuovo progetto per il rilancio del partito: un restyling di Forza Italia, con la creazione di una nuova formazione la cui forza dovrebbe essere il contatto con gli elettori e la liquidazione dell’attuale partito, trattato come una sorta di “bad company”.

Dagospia: clima sereno, separazione congelata

Secondo Dagospia, la scissione verdiniana sarebbe stata congelata dopo l’incontro di ieri tra il plenipotenziario toscano e l’ex premier.

Verdini, come Gianni Letta e Fedele Confalonieri, vorrebbe riaprire un dialogo con il premier. Berlusconi ha ascoltato, tirando in ballo la rottura del Patto del Nazareno e l’elezione di Sergio Mattarella al Quirinale. Il clima, però, è stato sereno e tranquillo. La prossima settimana i due potrebbero rivedersi. Probabile che la “scissione” del gruppo dei verdiniani possa essere congelata.

I 13 verdiniani

Ma chi sono i parlamentari che seguiranno Verdini nella nuova avventura politica?  Cinque vengono dal gruppo di Gal, Lucio Barani, Giovanni Mauro, Giuseppe Ruvolo, Giuseppe Compagnone,  Vincenzo D’Anna; 6 da Forza Italia: Sandro Bondi e Manuela Repetti (che però hanno già lasciato il gruppo azzurro il 31 marzo scorso per andare nel Misto), lo stesso  Verdini, Riccardo Conti, Riccardo Villari, Riccardo Mazzoni; 2 del gruppo Misto,Raffaella Bellot e Patrizia Bisinella.

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