Land Grabbing: una notizia da Expo

Pubblicato il 28 Maggio 2015 alle 13:38 Autore: Raffaele Masto

Ecco una notizia che meriterebbe di arrivare a Expo e di essere discussa. Secondo una ONG mozambicana, Acção Académica para o Desenvolvimento das Comunidades Rurais, il governo di Maputo starebbe per affidare a multinazionali dell’agro-business concessioni su un’area di 240.000 ettari, costringendo ad abbandonare le proprie case oltre 100.000 persone.

Land Grabbing: una notizia per l’Expo

Tecnici della ONG affermano di aver visionato documenti ufficiali secondo i quali il progetto Lúrio River Valley Development Project prevede coltivazioni su scala industriale di zucchero, cotone, granturco ed etanolo. Nell’area interessata, lungo un fiume che segna il confine tra le province settentrionali di Nampula e Cabo Delgado, vivrebbero circa 500.000 persone. Il progetto ha un costo di quattro miliardi e 200 milioni di dollari ed è ora all’esame del Consiglio dei ministri, secondo l’agenzia MISNA che riporta la notizia.

In Mozambico di concessioni di ampie superfici coltivabili alle multinazionali si parla ormai da anni. Nei prossimi mesi potrebbe avere il via libera il progetto ProSavana, in assoluto in più imponente.

land grabbing expo

Land Grabbing: nutrire il pianeta?

Riguarda una superficie di 15 milioni di ettari, un’area dove vivono cinque milioni di contadini, più grande della Grecia. I soldi li dovrebbero mettere il governo del Mozambico e il Giappone, le tecnologie il Brasile. I tre paesi sarebbero partner in un “piano strategico” che ha l’obiettivo di incrementare la produttività dei terreni destinati a monocolture industriali con braccianti-salariati al posto di piccoli agricoltori.

“Energia per la vita. Nutrire il Pianeta” è il titolo di Expo. Paese e città ospitante, nazioni che vi partecipano, politici e tecnici che sbandierano il ruolo positivo per la sicurezza alimentare e per la tutela dei territori di Expo dovrebbero dire la loro su pratiche di land grabbing di questo tipo. Dubito che lo faranno. Pratiche di questo tipo sono proprio l’opposto del pomposo titolo di Expo.

L'autore: Raffaele Masto

Giornalista di Radio Popolare-Popolare Network. E' stato inviato in Medio Oriente, in America Latina ma soprattutto in Africa dove ha seguito le crisi politiche e i conflitti degli ultimi 25 anni. Per Sperling e Kupfer ha scritto "In Africa", "L'Africa del Tesoro". Sempre per Sperling e Kupfer ha scritto "Io Safiya" la storia di una donna nigeriana condannata alla lapidazione per adulterio. Questo libro è stato tradotto in sedici paesi. L'ultimo suo libro è uscito per per Mondadori: "Buongiorno Africa" (2011). E' inoltre autore del blog Buongiornoafrica.it
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