M5S, Di Maio: “Abolire i vitalizi dei condannati o si sta con i mafiosi”

Pubblicato il 15 Aprile 2015 alle 15:37 Autore: Leonardo Cecchi

Il Movimento 5 Stelle torna alla carica proponendo l’abolizione dei vitalizi per condannati. A rilanciare la proposta è Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera ed esponente di picco del M5S, che tramite facebook dichiara “Aboliamo i vitalizi subito. Sono due anni che lo chiediamo. Chi sceglierà la via più lenta, sta dalla parte dei privilegiati (che a volte sono addirittura mafiosi. È assurdo che in questo Paese i condannati per mafia non possano fare concorsi pubblici ma possano percepire un vitalizio di 5.000 euro al mese. Ogni giorno in Italia ci sono politici condannati anche per mafia che percepiscono un vitalizio da migliaia di euro al mese, maturato solo con qualche anno o mese in Parlamento. Ogni giorno in Italia c’è un pensionato che pur avendo passato trent’anni a lavorare, percepisce una pensione da 500 euro al mese ed ha figli e nipoti disoccupati a carico. Più va avanti questa ingiustizia più i cittadini odieranno lo Stato. Inoltre oltre al danno la beffa.”

vitalizio

Vitalizi, Politici condannati per mafia a 5.000 euro al mese

Per poi continuare “Nessuno sa che per abolire questa vergogna, basterebbero pochi minuti e solo 20 mani alzate in una stanza della Camera dei deputati, quella che ospita l’Ufficio di Presidenza di Montecitorio. Idem al Senato. Stiamo chiedendo di farlo il prima possibile. È vergognoso che in queste ore ci si stia trincerando dietro la scusa dell’abolizione per legge, così da perdere altro tempo. Per noi non serve una Legge, sono eliminabili in pochi minuti con una delibera dell’ufficio di Presidenza. È assurdo che in questo Paese i condannati per mafia non possano fare concorsi pubblici ma possano percepire un vitalizio di 5.000 euro al mese. Ogni giorno in Italia ci sono politici condannati anche per mafia che percepiscono un vitalizio da migliaia di euro al mese, maturato solo con qualche anno o mese in Parlamento. Ogni giorno in Italia c’è un pensionato che pur avendo passato trent’anni a lavorare, percepisce una pensione da 500 euro al mese ed ha figli e nipoti disoccupati a carico. Più va avanti questa ingiustizia più i cittadini odieranno lo Stato. Inoltre oltre al danno la beffa. Nessuno sa che per abolire questa vergogna, basterebbero pochi minuti e solo 20 mani alzate in una stanza della Camera dei Deputati, quella che ospita l’Ufficio di Presidenza di Montecitorio. Idem al Senato. Stiamo chiedendo di farlo il prima possibile. È vergognoso che in queste ore ci si stia trincerando dietro la scusa dell’abolizione per legge, così da perdere altro tempo. Per noi non serve una Legge, sono eliminabili in pochi minuti con una delibera dell’ufficio di Presidenza”.