Fantacalcio: quanto incidono Champions e Europa League?

Pubblicato il 30 Settembre 2015 alle 12:35 Autore: Stelio Pagnotta

Uno degli aspetti che viene spesso sottovalutato  da molti fantallenatori – nello scegliere “il big” su cui puntare – è legato a quanto le Coppe Europee incidano sul fantacalcio.

Lo dimostra pienamente  questo inizio di stagione in cui alcuni top player come Dzeko o Mandzukic – per cui vi sarete sicuramente svenati – stanno facendo grande fatica invischiati nelle rotazioni dettate dagli impegni continentali, mentre altri – pensate a Bacca o Icardi – stanno portando in alto le vostre fanta-compagini.

Ma c’è di più: oltre a considerare i giocatori impegnati in Europa è necessario – se volete trionfare nella vostra lega – considerare anche le differenze tra Champions ed Europa League. Si, perché delle differenze ci sono e sono anche particolarmente rilevanti.

Fantacalcio:”scommettere” sulla Champions o sull’Europa League?

Almeno in questa prima fase delle due competizioni, le squadre impegnate in Champions League tendono a schierare i “titolarissimi” negli impegni europei, dando spazio invece – soprattutto in caso di calendario favorevole – alle “riserve” in campionato. Ecco perché prendere una seconda linea o un giovane promettente  di Juventus o Roma può risultare per il fantacalcio profittevole sia da un punto di vista economico che di prestazioni: giocatori come Sturaro, Pereyra, Evra – nella Juventus – o Torosidis, Rudiger, fantacalcio_iturbeIturbe – nella Roma – possono rappresentare delle occasioni a basso costo e ad alto rendimento in particolare per le leghe molto numerose.

Il discorso invece è completamente diverso per le squadre – Napoli, Lazio e Fiorentina – che disputano l’Europa League. In questo caso infatti, è il palcoscenico Europeo a diventare vetrina per i giovani e le seconde linee. Inoltre la partita “al giovedì” e le trasferte spesso proibitive – da un punto di vista territoriale – rendono quasi impossibile il doppio impiego. Ecco quindi che sarà molto più probabile vedere  Kishna, Bernardeschi o Gabbiadini solcare i campi in Danimarca, Norvegia o Polonia in un freddo giovedì d’autunno che quelli di Roma, Firenze o Napoli la domenica.

Piccoli particolari, dettagli ma che in una stagione lunga e complessa di fantacalcio possono fare la differenza.

L'autore: Stelio Pagnotta

Classe 1988, laureato in giurisprudenza ho frequentato un master in management della comunicazione pubblica. Scrivo per diletto,amo lo sport, concilio queste due passioni collaborando con la sezione sportiva del termometro politico.
Tutti gli articoli di Stelio Pagnotta →