Opa Mediaset su Raiway, le reazioni dei politici

Pubblicato il 25 Febbraio 2015 alle 16:00 Autore: Erika Carpinella
riforma rai

Il gruppo Mediaset ha annunciato un’offerta pubblica per il controllo di Raiway, fatto che ha provocato l’ira dei deputati del Movimento 5 Stelle della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera che questa mattina hanno chiesto l’intervento dell’Antitrust e hanno siglato questa operazione come la versione televisiva del Patto del Nazareno.

“La svendita del patrimonio Rai”  hanno dichiarato i pentastellati  “operata con la frettolosa quotazione in borsa di Raiway, denunciata con forza dal M5s nei mesi scorsi, conduce oggi a una prevedibile conseguenza: il principale concorrente EiTowers, di proprietà del gruppo Mediaset, ha lanciato un’opa per l’acquisizione del controllo della società pubblica. Ove l’operazione dovesse andare in porto la trasmissione del segnale dei canali Rai sarebbe nella disponibilità del gruppo Mediaset. Per il M5s questo significa una cosa sola: continua il Patto del Nazareno televisivo: una risorsa pubblica messa sul mercato sta per essere fagocitata dal gruppo Mediaset”. “Auspichiamo” hanno concluso i deputati del M5S “un intervento deciso dell’autorità Antitrust per scongiurare la creazione di un monopolio in un mercato strategico a tutela dei consumatori, degli operatori e in ultima istanza di quel che rimane del pluralismo nel nostro Paese”.

Lo stop del governo

Nel tardo pomeriggio lo stop del governo tramite una nota del Mise, nella quale si legge: “L’offerta pubblica per Rai Way conferma l’apprezzamento da parte del mercato della scelta compiuta a suo tempo dal governo di valorizzare la società delle torri della Rai facendola uscire dall’immobilismo nel quale era confinata. La quotazione in Borsa si è rivelata un successo. Il governo però ricorda che, anche considerata l’importanza strategica delle infrastrutture di rete, un Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 2 settembre 2014 ha stabilito di mantenere in capo a Rai una quota nel capitale di Rai Way non inferiore al 51 per cento”.

Fico: “A maggio Berlusconi mi diede del buffone”

Tra i pentastellati, ad esporsi più di tutti contro l’Opa è Roberto Fico, Presidente della Commissione di Vigilanza Rai. Ecco ciò che ha scritto oggi sul suo profilo FB: “A maggio Berlusconi, ospite a Porta a Porta mi definì un buffone perché denunciavo la possibilità di un’intesa tra lui e Renzi sulla vendita di Raiway (…). Cosa succede a meno di un anno di distanza? Chi è allora il buffone?. Tutto questo può avvenire esclusivamente perché in modo irresponsabile o magari premeditato il governo ha costretto la Rai a fare cassa in tempi rapidi dopo aver tagliato 150 milioni di euro a copertura del decreto irpef (80 euro) e contestualmente indicando la quotazione in borsa di Raiway. Oggi tutti i giornali titolano di questa mossa a sorpresa di Mediaset, ma qui si sorprende solo chi non guarda, chi si gira dall’altro lato o chi è complice”.

Bersani: “Ora aspetto che il Milan compri l’Inter”

Dal PD, in merito alla questione, emergono le voci di Michele Anzaldi e Pierluigi Bersani. “L’offerta di Mediaset appare poco comprensibile, il governo è stato chiaro su Raiway: la quotazione in borsa è stata vincolata alla cessione di una quota non superiore al 49%” ha dichiarato Anzaldi “ Il decreto per la privatizzazione di Raiway vincola la Rai a mantenerne una quota di partecipazione nel capitale sociale non inferiore al 51%. La Rai, peraltro, ha messo sul mercato solo il 34,9% del capitale di Raiway, mantenendo una quota di due terzi che garantisce pienamente il controllo pubblico dell’azienda. Si fatica, quindi, a comprendere la mossa di Mediaset, che vorrebbe acquisire il 66,67% di Raiway per toglierla dal listino azionario, sebbene oggi non sia possibile. Per come la vicenda si sta raffigurando in queste ore, si rischia solo di creare confusione o, peggio, di incorrere nel rischio di qualche illecito”.

Bersani affida invece a Twitter il suo pensiero: “Prima #Mondadori#Rcs, poi #Mediaset#Raiway: ora aspetto che il #Milan compri l’#Inter”.

Come da copione, è invece a favore dell’Opa Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia che accusa le imprese italiane di soffrire di nanismo capitalistico.

“Non entro nel merito della prospettiva industriale dell’operazione, non ne conosco i termini, ma vedo con favore qualsiasi iniziativa di aggregazione nei settori delle tlc, della tv e dell’editoria. La concorrenza è a livello globale, dobbiamo confrontarci con colossi anglo-americani e asiatici e le imprese italiane soffrono di nanismo capitalistico. Vedo reazioni rabbiose da parte di politici che non riescono a capire che le imprese italiane sono sottodimensionate”.

Erika Carpinella