Ruby ter, indagini per verificare se le olgettine abbiano ricevuto denaro per dichiarare il falso

Pubblicato il 17 Febbraio 2015 alle 15:26 Autore: Erika Carpinella

I due magistrati che si occupano del caso Ruby ter, Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, hanno ordinato nuove perquisizioni nell’ambito delle indagini sulle serate ad Arcore, nelle quali è coinvolto anche il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Queste perquisizioni, che sembrerebbero essere l’ultimo atto ufficiale dell’indagine, hanno lo scopo di accertare che le ragazze “olgettine” coinvolte nelle serate, abbiano ricevuto denaro per dichiarare il falso in aula.

Secondo l’ipotesi dell’accusa, le giovani avrebbero ricevuto una sorta di stipendio da 2mila 500 euro al mese dal leader di Forza Italia. Berlusconi, in particolare, è “gravemente indiziato del reato di corruzione in atti giudiziari per aver pagato il silenzio non solo delle ragazze chiamate a testimoniare sulle serate ad Arcore, ma anche e soprattutto di Ruby alla quale  avrebbe promesso un ingente compenso se avesse taciuto o fatto la pazza”.

L’inchiesta ‘Ruby ter’, che è appunto il terzo filone di indagine aperto sulle serate ad Arcore, è stata aperta un anno fa dopo il deposito delle motivazioni delle sentenze di primo grado sul caso Ruby (a carico del solo Berlusconi) e sul Ruby bis (a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti). Nell’ambito di questa inchiesta sono state perquisite: la casa di Karima El Marough (ossia Ruby) a Genova; gli uffici del suo ex avvocato, Luca Giuliante, e le abitazioni di una ventina di ‘olgettine’, tra cui Barbara Guerra, Lisney Barizonte, Iris Berardi, Roberta Bonasia, le gemelle Concetta ed Eleonora De Vivo, Aris Espinosa, Barbara Faggioli, Manuela e Marianna Ferrera, Maria Esther Garcia Polanco, Miriam Loddo, Raissa Skorkina, Alessandra Sorcinelli, Elisa Toti, Ioana Visan.

Erika Carpinella

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