Chi ha iniziato gli scontri del corteo AST

Pubblicato il 1 Novembre 2014 alle 12:38 Autore: Gianluca Borrelli

In questi giorni si è parlato molto degli scontri tra i manifestanti del corteo AST e la polizia.

Sono andate in circolo le versioni più diverse. Susanna Camusso della Cgil ha attaccato il Governo e chiedendo “di abbassare i manganelli” mentre Renzi ha promesso: “accerteremo le responsabilità”.

Tra i tanti video sulla vicenda, in circolazione, il più interessante sembra questo, che sembra mostrare l’inizio degli scontri.

Scontri operai AST a Roma: il video inedito

Dalla visione del video è possibile trarre alcune osservazioni. La prima che viene in mente è che il corteo sembra deviare dalla strada principale, che sembra andare sulla destra dello schermo. Forse era il tragitto previsto ma sembra che sia una strada piccola quella che la testa del corteo voleva imboccare (e dove c’era il blocco).

La seconda osservazione che risulta evidente dal video è che il corteo non è molto compatto ma piuttosto sgranato, con quelli che portano lo striscione che a un certo punto accelerano per andare verso la polizia.

ast

Sembra evidente quindi che quelli che stavano davanti, visti i posti di blocco (ammesso pure che fossero verso tutte le vie di uscita, quindi che non ci fossero altri sbocchi) hanno pensato di caricare lancia in resta immediatamente, senza una pausa di riflessione che avrebbe comunque compattato il corteo dietro di loro, che appare, come dicevamo, invece molto sgranato.

Una prassi normale in caso di blocco inatteso sarebbe stata quella di chiedere chiarimenti su dove fare proseguire il corteo se non si fossero viste altre vie di uscita o se il percorso fosse stato deviato per qualche motivo dal percorso originale, invece di accelerare per caricare con uno striscione un gruppetto esiguo di poliziotti che stavano li fermi.

Ecco, delle persone pacifiche che vengono manganellate sono quelle che visto il posto di blocco si fermano, se invece caricano senza essersi fermati un attimo a riflettere e senza nemmeno aver sentito la pressione delle retrovie vuol dire che hanno agito di impulso.

Immaginate un posto di blocco improvviso sull’autostrada con la vostra auto. Avreste fatto lo stesso? Probabilmente no. E il fatto che si stia facendo una manifestazione non autorizza a pensare che si possa forzare un blocco anche se questi è stato deciso dopo. 

La polizia tra l’altro dice che dietro questa “deviazione” ci fosse l’intento di andare ad occupare la stazione di Roma Termini passando per via Solferino evidentemente non prevista nel tragitto del corteo. Si è trattato comunque di una azione impulsiva e non concordata con il resto del corteo, che dal video si vede chiaramente avere un attimo di esitazione su dove dirigersi quando inizia la carica.

Detto questo se qualcuno pensasse che i capi della protesta abbiano in un momento di concitazione deciso di “creare” lo scontro per fare notizia, forse farebbe peccato a pensarlo, ma forse potrebbe avere ragione…

L'autore: Gianluca Borrelli

Salernitano, ingegnere delle telecomunicazioni, da sempre appassionato di politica. Ha vissuto e lavorato per anni all'estero tra Irlanda e Inghilterra. Fondatore ed editore del «Termometro Politico».
Tutti gli articoli di Gianluca Borrelli →