Addio di Moratti, ora anche Zanetti ci ripensa

Pubblicato il 24 Ottobre 2014 alle 10:51 Autore: Lorenzo Stella
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La notizia di ieri ha sconvolto i tifosi nerazzurri. L’addio di Massimo Moratti, per 18 anni presidente dell’Inter, ha scatenato una serie di polemiche. Dietro a tutta la vicenda sembra ci sia lo scambio di battute, tutt’altro che pacate, fra l’ex presidente e Mazzarri.

Sicuramente il carattere di Moratti non è dei più docili, ma è impensabile che sia stato così permaloso – ed orgoglioso – da lasciare la società di famiglia per un semplice screzio con il tecnico livornese. Più probabile che la decisione fosse presa, o comunque meditata, da tempo: dopo la cessione della squadra all’indonesiano Thohir, Moratti viveva male il ruolo di vecchio saggio ed un po’ rompiballe che gli era stato affibbiato. A far da contorno a tutto ciò arrivarono le dichiarazioni del nuovo amministratore delegato dell’Inter Bolingbroke che accusarono la passata gestione per la difficile situazione economica della società.

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Moratti lascia insieme al figlio Angelomaria, al consulente storico Manzonetto ed al tesoriere Ghelfi e, a quanto dicono voci vicine alla società, un pensierino alle dimissioni lo sta facendo anche l’ex capitano dei nerazzurri Javier Zanetti, attualmente in carica come vicepresidente. Dietro a questi pensieri e voci ci sarebbe lo strettissimo rapporto fra l’argentino e la famiglia Moratti, ma per ora nulla è ufficiale.

Ufficiale, invece, la posizione di Walter Mazzarri: “Io e la squadra dobbiamo solo pensare alle partite, anche ieri ho detto questo, non ho detto nulla di sgradevole. Al massimo ho fatto discorsi generici. Ha parlato il presidente, sono cose societarie. Non ci metto bocca, devo pensare alla squadra”. Parole che evidenziano come non sia mai sbocciato l’amore fra il tecnico e l’ex presidente. Di tutt’altro avviso un simbolo dell’Inter come Nicola Berti che, in un’intervista da “incazzato” incolpa tutti per aver fatto fare una figuraccia, secondo lui, alla squadra. Secondo l’ex campione, infatti, tutti avrebbero potuto mordersi la lingua: Bolingbroke poteva evitare di rimarcare la difficile condizione economica, Moratti poteva evitare di mettere pressione a Mazzarri e Mazzarri poteva evitare di snobbare Moratti.

 

L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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