Renzi: “Revisione spesa non significa tagliare sanità”, Lorenzin: “Per ora nessun taglio”

Pubblicato il 12 Settembre 2014 alle 10:36 Autore: Emanuele Vena

I tagli alla sanità continuano ad animare il dibattito politico. Dopo la presa di posizione, di netta contrarietà ai tagli del ministro della salute Lorenzin, intervento stamattina del premier via Twitter.

Così Renzi via twitter: “Revisione della spesa non significa tagliare la sanità. Ma le regioni prima di fare proclami inizino a spendere bene i soldi che hanno”.

Tra le voci più attive sull’argomento, non a caso, c’è quella del presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino: “Bisognerebbe guardare altrove, ad esempio alle partecipate e alle municipalizzate. Lì c’è ancora molto da sfoltire in modo drastico”. In un’intervista al Messaggero il presidente della Regione Piemonte afferma: “I risparmi – spiega Chiamparino – si possono fare ma senza toccare il Fondo nazionale. Il Patto per la salute firmato con il governo è un importante documento in cui vengono fissate le linee di indirizzo, eliminate le inefficienze e le ridondanze. Lo faremo attraverso la riorganizzazione e la modernizzazione”. “C’è un equivoco di fondo – aggiunge il presidente della Conferenza delle Regioni -: non vorrei dare l’immagine di chi che è contrario ai tagli e non vuole che sia toccato nulla. Al contrario le regioni non si sottraggono. Hanno sottoscritto un Patto che è un piano di risparmi, prevede il riparto di 109 miliardi di euro, più altri 2,5 miliardi a partire dal 2015. È un risparmio significativo, un disegno strategico fondato sulla riorganizzazione”. Sull’eventualità che aumenti il ticket, Chiamparino avverte: “La Sanità ha già un peso tariffario abbastanza elevato. Non c’è barba di ticket che tenga. È chiaro però che se malauguratamente ci saranno nuovi tagli non abbiamo molta scelta: o si riducono le prestazioni o si aumenta il ticket o si prendono in considerazione altre forme di fiscalità”.

LORENZIN: “PER ORA NESSUN TAGLIO” – Ad escludere tagli al fondo sanitario è il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin: “Al momento non è previsto alcun taglio di 3 miliardi di euro al fondo sanitaria. Quello che mi è stato chiesto è il taglio del tre per cento sulle spese del ministero e lo stiamo predisponendo”. “Dobbiamo invece lavorare in modo forte nella lotta agli sprechi – rimarca Lorenzin – per questo è stato fatto il Patto per la salute in cui è prevista la centrale unica di acquisti, abbiamo previsto un nuovo sistema di benchmark anche per acquisti di nuovi dispositivi e farmaci, e poi tutta la parte sulla digitalizzazione sanitaria, c’è la cabina di monitoraggio del patto, che verrà implementata”. E ancora: “Credo che dall’attuazione del Patto ci possano essere molti risparmi dal prossimo anno e lavorerei più su quello che dare suggerimenti metodologici. Adesso procediamo per step perché è inutile creare allarmismi prima del tempo. Lavoriamo portando il piano al ministro Padoan e al presidente Renzi. Dopodiché se ci sarà da affrontare altro lo affronteremo. Eviterei di fare allarmismi. Non ci sono proprio i motivi”.

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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